La tigre reale del Bengala (Panthera tigris tigris Linnaeus, 1758) è la più comune e diffusa sottospecie di tigre tuttora esistente.
È tradizionalmente considerata come la seconda sottospecie per dimensioni dopo la tigre siberiana, ma spesso esemplari che vivono nel Bengala settentrionale sono più grandi delle tigri siberiane.
La sottospecie tigre del Bengala (P. tigris tigris) è l'animale nazionale del Bangladesh, mentre la specie tigre (P. tigris) è l'animale nazionale dell'India.
La tigre del Bengala è un animale maestoso ed attualmente protetto, che trova la sua dimora preferita nelle foreste di mangrovie delle Sundarbans.
Variazioni cromatiche del mantello:
• tigre bianco-nera, quando entrambi i genitori, sono portatori del raro gene del mantello bianco e la tigre appare bianca con strisce nere ed occhi azzurri;
• tigre aurea, con il mantello dorato invece che arancione (questa variante è presente anche nella tigre siberiana;
• tigre albina, per esemplari affetti da albinismo, per cui appaiono completamente bianche, senza strisce, con occhi argentati;
• tigre nera, per esemplari affetti da melanismo, ossia con mantello scuro e lucido, nel quale si distinguono a fatica le striature.
Sundarbans è il nome attribuito alla più grande foresta di mangrovie del mondo, che si trova nel delta del fiume Gange e si estende su regioni appartenenti al Bangladesh e allo stato del Bengala Occidentale, in India.
È un Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO dal 1997, anche se la zona appartenente al Bangladesh e quella appartenente all'India sono elencati fra i Patrimoni dell'UNESCO con due nomi differenti (Sundarbans nel primo caso, Parco nazionale di Sundarbans nel secondo, che fa parte della lista fin dal 1987), anche se fondamentalmente si tratta di due parti differenti della stessa foresta.
Le Sundarbans sono intersecate da una complessa rete di vie d'acqua soggette a maree, distese fangose e piccole isole di foreste di mangrovie adattate all'acqua salata, un ottimo esempio di processi ecologici ancora in corso.
L'area è famosa per la sua enorme varietà di fauna; l'esempio più famoso è dato dalle tigri del Bengala, dette mangiatrici di uomini, ma vi si possono trovare anche numerose specie di cetacei, uccelli, cervidi, coccodrilli e serpenti.
Si stima che le Sundarbans ospitano circa 700 tigri del Bengala (stima del 2004).
Queste tigri sono famose per la quantità di uomini che uccidono: le stime variano da 20 a 80 persone l'anno. Esse sono le ultime "mangiatrici di uomin"i rimaste sul pianeta, anche se non sono le uniche tigri che vivono a contatto con gli esseri umani: a Bandhavgarh, benché diversi villaggi siano situati a ridosso delle riserve dedicate alle tigri, una sola persona è storicamente stata attaccata da uno di questi grossi felini.
Le Sundarbans sono intersecate da una complessa rete di vie d'acqua soggette a maree, distese fangose e piccole isole di foreste di mangrovie adattate all'acqua salata. I fiumi delle Sundarbans sono un punto d'incontro fra l'acqua dolce (che proviene dal Gange) e l'acqua salata del golfo del Bengala.
Il sundari tree è l'albero tipico nella foresta di mangrovie Sundarban. Si tratta della pianta più comune in questa zona. Infatti è proprio dal sundari tree che deriva il nome della foresta Sundarbans. Sundarban letteralmente significa "bella foresta". La gente del luogo è solita chiamarla bathir desh, cioè il paese delle maree.
SCHEDA dell'UNESCO: spiega perché le sundarbans fanno parte del Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO dal 1997 (http://whc.unesco.org/en/list/798):
The Sundarbans
Date of Inscription: 1997 Criteria: (ix)(x) Property : 139500 haSouth-Western Region (Khulna Division)N21 56 60 E89 10 59.988Ref: 798 Brief Description: The Sundarbans mangrove forest, one of the largest such forests in the world (140,000 ha), lies on the delta of the Ganges, Brahmaputra and Meghna rivers on the Bay of Bengal. It is adjacent to the border of India’s Sundarbans World Heritage site inscribed in 1987. The site is intersected by a complex network of tidal waterways, mudflats and small islands of salt-tolerant mangrove forests, and presents an excellent example of ongoing ecological processes. The area is known for its wide range of fauna, including 260 bird species, the Bengal tiger and other threatened species such as the estuarine crocodile and the Indian python. Justification for InscriptionThe Committee inscribed the site under criteria (ix) and (x) as one of the largest remaining areas of mangroves in the world, which supports an exceptional biodiversity with a wide range of flora and fauna, including the Bengal Tiger and provides a significant example of on-going ecological processes (monsoon rains, flooding, delta formation, tidal influence and plant colonisation).